Paris Grand Tour

Adoro le città perché sono nata in una grande città e spesso ne ho nostalgia.
Quando per Parigi ho camminato con il naso all’insù, penso di aver colto le sensazioni e le emozioni felici che provavano i pittori impressionisti  quando ritraevano le loro città.
L’impressionismo è il primo movimento pittorico che ha un atteggiamento positivo nei confronti della città.
Nella capitale francese alla fine del 1800 si incontravano i maggiori intellettuali e artisti, attratti da tutto ciò che era moderno, importanti teatri e locali alla moda. Tutto questo rendeva  Parigi affascinante e i grandi viali, le strade, le piazze, il lungo Senna e persino le stazioni erano soggetti amati dagli impressionisti.
La nuova visione,  gli scorci e i particolari tagli di inquadratura dei quadri dipinti in quel periodo hanno chiare analogie con la fotografia. Tutto questo dà loro particolare sapore di modernità.
Parigi vista dal Museo d’Orsay
Fra i quadri di artisti impressionisti che ho visto al Museo d’Orsay a Parigi voglio citarne alcuni che mi sono piaciuti particolarmente.
 Louis Welden Hawkins (1849-1910), La tour Eiffel -La torre Eiffel (Posteriore al 1889)

Moderna per quell’epoca, era di sicuro la Torre Eiffel, costruita in occasione dell’Esposizione Universale del 1889. Artisti impressionisti come Hawkins ne furono attratti ma la sua caratteristica inquadratura rende quest’opera particolare simile a una moderna fotografia. La torre occupa un angolo del quadro, i suoi piedi e la punta sono tagliati. Oltre al suo particolare taglio questo quadro è reso moderno anche per le ampie pennellate gialle, arancioni e blu e l’uso libero dei colori.

Maximilien Luce, Le quai Saint-Michel et Notre-Dame -Il quai Saint Michel e Notre-Dame

La cattedrale dipinta da Maximilien Luce è resa luminosa dalle piccole pennellate con colori caldi come gli arancioni, i rosa, i rossi e da ombre azzurrognole. Sono invece in ombra il lungosenna e il ponte, dipinti con pennellate più scure nelle tonalità del celeste e rosa-violaceo di forma più ampia. In contrasto alla spiritualità della cattedrale c’è la vita tipica dei cittadini di una grande città.

Claude Monet, La stazione Saint-Lazare, 1877

La vita moderna e il movimento nelle città è ben rappresentato ne “La stazione di Saint-Lazare” realizzato nel 1877 da Claude Monet.

Il vapore e il fumo attiravano Monet nella ricerca del movimento e nella ripresa dal vivo, per questo ha rappresentato molti altri soggetti simili.

Gustave Caillebotte,Vue de toits (effet de neige) -Veduta di tetti (effetto neve),1878 

Questo paesaggio di Caillebotte , invece, estremamente moderno per l’epoca, descrive l’atmosfera di una giornata invernale a Parigi vista dal balcone di una casa conservando però la caratteristica tipica degli impressionisti per lo studio del colore. Il cielo scuro ingrigisce anche i tetti innevati che però hanno qualche raffinato riflesso di luce rosa.

Quest’ ultimo quadro mi permette di parlarvi di un pittore italiano nato all’inizio del secolo scorso e che è vissuto in Francia per molti anni.  Orfeo Tamburi, con il quale ho collaborato ormai diversi anni fa, trova anche lui fonte di inesauribile ispirazione nelle vie e piazze parigine e angoli più o meno noti della città.

Forse perché conosco bene le sue opere che amo guardare attentamente le case parigine, i loro tetti grigi, con i tipici abbaini e con le facciate scandite dalla successione di finestre aperte e chiuse.
Tamburi a differenza degli artisti impressionisti si serve della prospettiva frontale per dare importanza alla facciata come se fosse un patchwork in cui si alternano forme e colori. Come gli impressionisti invece ripete gli stessi soggetti a lui familiari studiandoli in infinite soluzioni coloristiche.
Amo i cieli nuvolosi e tormentati dei quadri di Tamburi, in contrasto con le facciate delle case che invece trasmettono senso di pace e serenità, attraverso le forme regolari delle finestre, dei tetti e con il su e giù dei comignoli.

One Reply to “Paris Grand Tour”

  1. Susy Bello ha detto:

    Parigi é una città fantastica,sicuramente fonte di ispirazione per i grandi artisti…. Bella la tua descrizione attraverso le opere degli artisti che hanno avuto la fortuna di abitarci.
    Un salutone e a presto Susy

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Benvenuti! Mi chiamo Anna Bello e amo definirmi un artigiano contemporaneo e vado sempre alla ricerca di tecniche artistiche che rendendo uniche le mie creazioni...- Continua -



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