VOYAGE IMPRESSIONNISTE- prima parte

Quando Claude Monet nel 1872 dipinse Impressions du soleil levant, piccolo quadro dipinto all’alba sul porto di Le Havre cambiò per sempre la storia della pittura.
Il nome impressionismo prende spunto dal titolo di questo quadro, ma la vera e propria rivoluzione stilistica nasce dal comune desiderio di alcuni artisti di rompere con i canoni dell’arte ufficiale imposta nelle Accademie.
Abolendo l’uso del disegno e della rigorosa prospettiva gli impressionisti portano il loro studio “fuori porta” all’aria aperta per fissare sul posto le loro “impressioni”, in modo da poter notare i vari cambiamenti di luce e di ombre insieme ai forti contrasti.

Claude Monet, Impression soleil levant, 1872

Il viaggio nostro sulle tracce degli impressionisti inizia dai luoghi che sono stati fonte di ispirazione di artisti famosi: la Normandia.
I luoghi che abbiamo visitato, gli stessi paesaggi, le stesse immense cattedrali, il vento impetuoso dell’oceano, sono stati fissati sulle tele da artisti famosi e oggi sono visibili in un’infinità di musei parigini. Ed è proprio Parigi la seconda meta dopo il nord della Francia. Qui terminerà il racconto del viaggio ma non prima di essermi soffermata a parlare di alcuni quadri visti al museo d’Orsay.
Visitando la Normandia abbiamo goduto di piccoli ma grandi piaceri quotidiani, come una passeggiata che riempie i polmoni con il profumo del mare e la vista di panorami con campagne verdi e villaggi caratteristici con case a graticcio dai tetti di paglia e giardini fioriti.
Quei paesaggi fantastici ricchi di storia e arte, con villaggi da cartolina, sembravano proprio usciti da un quadro!!!
Atterrati a Beauvais a nord di Parigi, diretti in auto, in direzione della costa sul canale della Manica, ci siamo fermati vicino a Rouen. Abbiamo passato la notte in una caratteristica casa a graticcio o “maison à colombages” con intelaiatura lignea a vista, situata in un luogo veramenete tranquillo, incantati dalle decorazioni romantiche e dal fascino dei vecchi mobili stile inglese. Les Chaumes (trovato cercando nel sito Gite de France) della gentilissima madame Maryline Dubuc è a Boos, un picccolo borgo di campagna distante 10 Km da Rouen. I muri di case tipiche, come questa, sono visibilmente storti e ricordano molto l’aspetto delle case dipinte da Van Gogh.

Les Chaumes a Boos -Rouen

Vincent Van Gogh, Casolari con tetto di paglia a Cordeville, Auvers-sur-Oise 1890

Van Gogh trasformò paesaggi romantici in terre vulcaniche come se fossero sollevate da una potente forza terrestre che dilata i volumi. Le pennellate vorticose ondulano il tetto, gli alberi e le nuvole.
Tutto questo è accentuato dall’impasto grasso usato con un certo spessore che ricorda il riempimento di malta o argilla applicato nella struttura portante di travi e pilastri in legno tipico delle case a colombages.
Di certo con il suo stile Van Gogh ha saputo dare vita ed energia ad ogni singola tranquilla “casetta” e ad ogni singolo albero!
Una delle cose, per me piacevoli dei soggiorni nelle Chambres d’hôtes è stata le petit déjeuner. La colazione è servita solitamente nel soggiorno della casa dei proprietari oppure in una zona destinata a questo uso, ed è tutto curato nei particolari e in alcuni casi, le tavole, sono certamente un bel ricordo da fotografare!

Colazione a Les Chaumes a Rouen

Claude Monet, Le déjeuner : panneau décoratif 1874 circa

Ed ecco una colazione vista da Claude Monet che fa parte della raccolta del Musée d’Orsay: quadro nato come pannello decorativo destinato a decorare la sala di un castello.
Siamo ripartiti per il nostro viaggio dopo la piacevole colazione, ma prima di raggiungere Rouen abbiamo fatto sosta alla Chateau de Martainville. Grazie all’ottimo suggerimento di madame Dubuc!

Chateu de Martainville

E’ un interessante castello che ospita una bellissima raccolta di mobili, costumi, ceramiche, oggetti in vetro e arredi della vita quotidiana in Alta Normandia dal XV al XIX secolo.
Rouen è nota per il suo patrimonio d’arte gotica, sia per le chiese e un centinaio di campanili che per le sue 800 case a graticcio perfettamente conservate. La Cattedrale di Notre-Dame è una delle più belle e imponenti cattedrali gotiche francesi ma giunti nella piazza rimaniamo delusi perché è in gran parte coperta dai lavori in corso.
Non ci è rimasto altro che immaginarla in tutto il suo splendore, quando Monet, cercando la vivacità del tocco non ricreabile in studio, la rappresentò dal vero per circa cinquanta volte, in differenti condizioni di luce, in ore diverse e in diverse stagioni. Le forme dell’edificio così si dissolvono nella luce e nel colore, diventando infine quasi astratte scomponendosi in brevi pennellate di colore puro.
L’effetto ottenuto è quello di una maggiore luminosità rispetto all’uso di colori mescolati prima di applicarli alla tela.

 

Claude Monet, La cathédrale de Rouen.

Claude Monet
La cathédrale de Rouen.

Ho scelto di Rouen anche questa foto scattata di una piazza principale perché la sensazione di festa evocatami da questo edificio pieno di bandiere …

Rouen

 

Claude Monet La Rue Montorgueil a Parigi. Festa del  pace e del lavoro30 giugno 1878

…mi ha subito ricordato Montorgueil a Parigi opera di Monet vista al museo d’Orsay. Il pittore non si mischia alla folla ma si limita ad osservarla da una finestra. Si dice che con questo quadro, Monet rivela un aspetto nascosto della sua modernità sia per l’uso dei tre colori che attualmente rappresentano la Francia e sia per il fatto che agisce quasi in veste di “reporter”. Mi fermo qui a raccontarvi viaggio “impressionista” per rimandarvi qui alla prossima tappa.

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Benvenuti! Mi chiamo Anna Bello e amo definirmi un artigiano contemporaneo e vado sempre alla ricerca di tecniche artistiche che rendendo uniche le mie creazioni...- Continua -



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