Marie Kondo e le navi di cartone


Ultimamente presa dalla voglia di riordinare casa e studio cerco di mettere in pratica i consigli di Marie Kondo, esperta giapponese del riordino.
Non compro nuovi mobili per metterci nuovi oggetti ma elimino o regalo tutto ciò che non ci serve più.
Adoro Il magico potere del riordino che per me è un bellissimo libro!
All’inizio, quando ho incominciato a leggerlo, non la pensavo così tanto da aver ipotizzato  di abbandonarne la lettura.
Viene da pensare infatti, che la giovane autrice, guru del riordino non abbia scoperto nulla di nuovo visto che le sue non sono certo invenzioni!!!! Però la sua metodica, che punta sulla costanza “battente”come lo è appunto anche il libro spesso ripetitivo, si insinua nei cassetti e nei mobili tanto da diventare un’abitudine.
Io, che ho sempre cercato di fare ordine fra le mie cose, un po’ a modo mio, nelle parole di Marie ho trovato delle certezze.
La lettura del libro fino alla fine mi ha convinta che è fondamentale essere insistenti su alcuni concetti perché, se non si è convinti, poi si fa presto a tornare indietro.
Spesso mi rendo conto che lavoro bene nei luoghi dove c’è ordine e mi piacciono sempre di più ambienti dove ci sono pochi oggetti.
KonMari insegna, con i suoi dettami da seguire in un certo ordine, che in breve tempo si può cambiare e migliorare la propria casa eliminando le cattive abitudini. Io però sono un po’ lenta (lo confesso)  e ho bisogno dei miei tempi per cui ho personalizzato il suo metodo ed affronto i cambiamenti con tutta calma a piccoli passi.
Riassumere il “modo” in pochi concetti (per chi non lo conoscesse) non è facile perché rischierebbe di essere sminuito.
Richiede pazienza e costanza nella progettazione e nell’esecuzione della messa in pratica ma poi funziona, ve lo assicuro e nel tempo ripaga della fatica.
Si maneggiano gli oggetti, come suggerisce, cogliendo l’occasione per fare un reset della propria vita, o almeno, si fa un lavoro su se stressi e su qual’è il proprio stile.
Si semplifica l’organizzazione raggruppando e dando collocazione all’interno della casa ad ogni oggetto.
Si ripongono gli oggetti in verticale soprattutto per risolvere problemi di spazio, anche le carote nel frigorifero!!!!
Si ringraziano e si trattano bene tutte quelle cose che ci aiutano e sono utili; la borsa, le scarpe…cosa faremmo senza di loro?
Si divide per categoria ogni cosa, vestiti, libri, documenti, oggetti e ricordi, e una volta eliminati tutti quelli che non servono più si conservano solo gli oggetti che danno gioia.
Ed è qui il punto…il collegamento con le mie navi di cartone… queste fanno parte della categoria “cose che emozionano” e che vorrei tenere ma credo che abbiamo fatto la loro vita.
Sono state costruite dai miei figli diversi anni fa, e le abbiamo ancora, a dimostrazione che i giochi più belli sono quelli costruiti con le proprie mani!
Per farle basta avere a disposizione del cartone da imballaggio (va bene anche uno scatolone recuperato al supermercato) e un pezzettino alla volta, con un po’di pazienza, in attesa che la colla si asciughi, si assemblano le varie parti. Sono colorate a tempera e rifinite con piccoli particolari, alcuni sono pezzi recuperati da altri giochi rotti.
So che farò fatica a separarmene, ma con queste foto penso che sto dando a loro una nuova vita!
Spero di aver fatto venir voglia a qualcuno di costruirne una simile insieme al suo bambino.
Il progetto delle navi non lo ho più (ovviamente cestinato perché mai avrei immaginato di riutilizzarlo) ma se siete interessati scrivetemi e posso mandarvi le misure e provare a farvi un modello.
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Del “metodo” di Marie Kondo amo l’ordine e la sobrietà. Spero che risulti per me e la mia famiglia efficace e soprattutto duraturo come lei promette!!!
Di certo, in questi ultimi anni, compro sempre meno oggetti, persino meno vestiti e questo mi rende felice!
E voi avete letto il libro? Che ne pensate di KonMari?

 

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Benvenuti! Mi chiamo Anna Bello e amo definirmi un artigiano contemporaneo e vado sempre alla ricerca di tecniche artistiche che rendendo uniche le mie creazioni...- Continua -



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